Ponte Romano di Pont Saint Martin

Il Ponte Romano di Pont-Saint-Martin è la prima grande infrastruttura realizzata dai Romani in Valle d’Aosta e la sua arcata in pietra è la più ampia tra quelle ancora esistenti in Europa risalenti alla stessa epoca (35 metri).
Alla sua base sono ancora visibili, scavati nella roccia, gli alloggiamenti per le travi lignee che hanno costituito l’imponente impalcatura necessaria per la costruzione.
Sul ponte passava l’antica Via delle Gallie che univa Eporedia (l’attuale Ivrea) ad Augusta Praetoria (Aosta) e risaliva l’Europa attraverso i colli dell’Alpis Graia (Piccolo San Bernardo) e dell’Alpis Pœnina (Gran San Bernardo).
Probabile limite geografico e giurisdizionale del territorio di Augusto, segnò inoltre la linea di demarcazione tra montagna e pianura, tra Alpi e resto della penisola svolgendo il ruolo di seconda linea di difesa di questa frontiera rispetto alla strettoia di Bard, impervio sbarramento naturale costituito dalla soglia glaciale.

Intorno all’edificazione del ponte è nata la leggenda che indica il santo vescovo di Tours, San Martino, come ideatore del raggiro che ebbe come risultato la costruzione del ponte sul Lys e come vittima il demonio. La leggenda costituisce ancora oggi il cuore del Carnevale storico di Pont-Saint-Martin.

La struttura ha svolto la sua attività di via di transito attraverso la barriera alpinafino al 1836, anno di costruzione di un ponte in legno sul tracciato dell’Ivrea Aosta, ricostruito in muratura nel 1876.

Nei pressi del ponte, in Piazza IV Novembre 16, si può visitare gratuitamente “Il Museo del Ponte Romano” ogni giorno dalle 9.00 alle 18.00. All’interno del Museo si trovano le informazioni per soddisfare qualsiasi tipo di curiosità legata al “Ponte del Diavolo”: i materiali utilizzati e la tecnica costruttiva, le leggende che vedono il ponte protagonista, il restauro ottocentesco, lo scampato pericolo corso con il bombardamento alleato dell’agosto del 1944.